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Brescia per la Settimana della Cultura

Archivio 2004 - Museo di Santa Giulia 28 maggio - 27 giugno 2004

Brescia ha scelto l'archeologia come tema della Settimana della Cultura 2004. L'iniziativa è promossa annualmente dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali in collaborazione con le  Soprintendenze e i musei di tutta Italia con l'obiettivo di far conoscere testimonianze sconosciute e meno note del patrimonio culturale nazionale.

La Soprintendenza Archeologica della Lombardia ed i Civici Musei di Brescia hanno messo in cantiere, per la parte bresciana della Settimana, una serie di proposte culturali di indubbio interesse, tutte mirate all'approfondimento delle conoscenze di Brixia romana.

Proprio a "L'origine del nome Brixia" il Soprintendente per i Beni Archeologici della Lombardia, Angelo Maria Ardovino, dedicherà, giovedì 27 maggio, alle 17, nella Sala dell'Affresco di Santa Giulia, la conferenza che aprirà ufficialmente le proposte della Settimana.

Eccole: una mostra intitolata "La vita dietro le cose. Riflessioni su alcuni corredi funerari da Brixia", un percorso didattico accompagnato da schede informative sul "Restauro nelle Domus dell'Ortaglia" e infine l'apertura straordinaria dell'area archeologica di Piazza Labus.

Nel dettaglio, la mostra allestita a Santa Giulia (apertura da venerdì 28 maggio a domenica 27 giugno secondo gli orari consueti del Museo) è curata da Filli Rossi e Francesca Morandini (catalogo edizioni ET di Milano) e presenta per la prima volta una meravigliosa serie di reperti provenienti da tombe di media e tarda età imperiale (vale a dire tra il secondo e il quarto secolo dopo Cristo) venute alla luce a Brescia. Il titolo "La vita dietro le cose" sottolinea l'importanza dell'intervento dei parenti degli inumati nel selezionare quelle specifiche "cose", gli oggetti che dovevano accompagnare il loro congiunto nell'aldilà. Sono oggetti spesso di dimensioni ridotte, oggetti che hanno affiancato la vita quotidiana del defunto, che gli furono tanto cari da far pensare che la loro presenza potesse rendere meno drammatico il passaggio all'Ade. Oggetti tanto "personali" che tramite il loro esame è possibile ancora oggi intuire la personalità, la storia, dell'uomo, della donna e del bambino che li possedeva e che li amava a tal punto di scegliere di averli con se anche dopo la morte. Quella che gli studiosi hanno fatto è quasi una indagine psicologica, oltre che "fisica" (quest'ultima grazie alle analisi antropometriche ed osteologiche compiute dagli specialisti)  su questi bresciani di 1800 anni fa. Anche l'approccio con questi resti e con questi reperti è singolare e suggestivo. Una voce d'oggi condurrà quasi una "intervista impossibile" con l'inumato che racconterà le sue abitudini e la sua quotidianità. Sarà come se l'uomo o la donna di età romana ci raccontassero la loro storia, l'intima quotidianità, i loro interessi, i loro piccoli e grandi sogni.

In un progetto dedicato a Brixia non potevano mancare le Domus dell'Ortaglia, inaugurate nel marzo dello scorso anno e già diventate le nuove star di Santa Giulia.

Gli interventi di restauro di queste affascinanti, delicatissime abitazioni di età imperiale continua costantemente, anche per garantire alle preziose decorazioni (mosaici e pitture parietali) il graduale adattamento al nuovo microclima del Museo.

Il "Percorso didattico con scheda" dedicato al restauro delle Domus sarà la seconda, non meno affascinante, proposta della Settimana della cultura.

L'itinerario guidato e documentato dalle schede consentirà ai visitatori di  cogliere in tutta la sua complessità l'intervento di pulitura, restauro, climatizzazione eseguito e tuttora in corso. Sia sugli "apparati decorativi", sia sulle fontane marmoree e gli altri arredi che rendono tanto preziose queste ormai celebri Domus.

Il terzo appuntamento è con l'area archeologica di Piazza Labus, nel cuore più vivo dell'antica Brixia. Quest'area archeologica inaugurata recentemente nella nuova sede della Soprintendenza Archeologica a Brescia sarà aperta alle visite con orario prolungato (dalle 16 alle 20)  per il giorno del 27 maggio; si potrà quindi entrare nell'antico foro augusteo, e passeggiare all'interno delle strutture della basilica del primo secolo. Saranno messi a disposizione dei visitatori nuove pubblicazioni e materiali didattici sulla storia di questa speciale area archeologica.

Va anche sottolineato che per i giorni 28, 29 e 30 maggio il biglietto di ingresso a Santa Giulia sarà offerto a tariffa ridotta, proprio in ossequio alla scelta del legislatore di rendere fruibili a più persone possibile i tesori noti e sconosciuti delle città e dei musei italiani.

Per informazioni: Museo di Santa Giulia, tel. 030-2977834 e servizio archeologico 030-2977804; Soprintendenza Archeologica 030-290196.

Comunicato curato da: Ufficio Stampa Studio Esseci

Ultimo aggiornamento: 20/07/2004 (14:50)
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