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2006. ANNO DI ORESTE DA MOLIN

26 marzo – 9 luglio 2006

Oreste Da Molin (1856 – 1921) Padova, Civici Musei agli Eremitani, 26 marzo – 9 luglio 2006.

Nell’ambito delle Manifestazioni dell' "Anno di Oreste Da Molin" è prevista anche una grande retrospettiva dedicata all’Artista, Mostra che si terrà ai Civici Musei agli Eremitani in Padova dal 26 marzo al 9 luglio 2006

La rivalutazione dell’Ottocento italiano non poteva eludere Oreste da Molin, ovvero l’interprete più autenticamente realista della grande pittura veneta di quel momento. Come spesso è accaduto per gli artisti di quel secolo, a momenti di straordinaria fortuna hanno fatto seguito periodi di quasi completo oblio: l’ultima, grande mostra su Dal Molin risale al 1956, giusto mezzo secolo fa. Ora, nel 150 anniversario della nascita, un attento lavoro preparatorio consente, finalmente, di scoprire o riscoprire l’emozione della pittura di Da Molin (1856-1921) in una mostra che, al Museo Civico agli Eremitani in Padova, riunisce 90 tra oli, pastelli e disegni che ricostruiscono l’intero percorso del maestro, dagli inizi all’Accademia veneziana alla metà degli anni settanta del secolo XIX fino al ritiro nel 1898 nella natia Piove di Sacco.

A proporre questa importante riscoperta è la Banca di Credito Cooperativo di Piove di Sacco, in collaborazione con il Comune di Padova, Assessorato ai Musei, Politiche Culturali e Spettacolo, Musei Civici. Date: dal 26 marzo al 9 luglio 2006. l Oreste Da Molin è riconosciuto come fine ritrattista e acuto osservatore, abile evocatore di atmosfere. A cavallo dei due secoli fu uno dei più sensibili interpreti della realtà del suo tempo descritta in numerose scene di vita popolare. Fu partecipe dei mutamenti sociali del suo tempo che trattò con ironia, pungente arguzia e viva partecipazione morale, l’occhio attento ai più umili. Buona parte delle opere della maturità, eccellenti per virtuosismo, sono appunto dedicate a questi temi.

L'esposizione prende forma dai due importanti nuclei di dipinti del Museo d'Arte Medioevale e Moderna dei Musei Civici di Padova e della Banca di Credito Cooperativo di Piove di Sacco, cui si aggiungono numerose opere di provenienza collezionistica, dato che si tratta di un artista che, già ai suoi giorni, conobbe una notevolissima fortuna sul mercato. Partecipò a numerose esposizioni di rilievo internazionale, principalmente in Italia, Francia, Germania, Stati Uniti, ottenendo spesso importanti premi e riconoscimenti.

Il mezzo secolo trascorso dall’ultima grande mostra su Da Molin ha consentito di decantare giudizi e impressioni. Per questa mostra, si è avvertita l’esigenza di dare rilievo ai nuovi risultati degli studi finora condotti che consentono di dare nuova forza all’artista, grazie anche al reperimento di opere sinora inedite ed agli approfondimenti critici maturati intorno alla pittura veneta del secondo Ottocento.

Il comitato scientifico dell’esposizione comprende, oltre a Davide Banzato, Direttore dei Musei Civici e Biblioteche del Comune di Padova, e a Franca Pellegrini, Conservatore del Museo d'Arte Medioevale e Moderna, Nico Stringa, docente di Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, e Paolo Tieto, uno dei maggiori conoscitori dell'opera di Oreste Da Molin.

La mostra sarà accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo edito da Artmedia. Quando Oreste Da Molin nacque, il 19 maggio 1856, il Veneto stava vivendo gli anni ricchi di fermento e novità del Risorgimento. La sua terra – la Saccisica – era allora un territorio completamente agricolo. Lunghi secoli di dominazione veneziana, ma anche il seguente regno austroungarico, non avevano mutato la geografia sociale ed economica della zona, nella quale la presenza di numerosi “casoni” testimoniava in maniera emblematica una realtà povera, fatta essenzialmente di contadini che lavoravano traendo dalla terra, non sempre generosa e comunque di proprietà altrui, il poco necessario per vivere.

Il figliò di Antonio Da Molin e Chiara Carraro manifestò fin da piccolo un’innata propensione al disegno; così venne affidato al professor Tessaro, che per conto dell’Amministrazione comunale del luogo teneva corsi di grafica ed ornato. Quando il padre morì (due anni dopo la madre), Oreste, che era ancora adolescente, ricevette dal genitore un’eredità importante: l’iscrizione all’Accademia delle Belle Arti di Venezia, dove seguì gli insegnamenti di artisti come lo scultore Dal Zotto, i pittori Molmenti e Favretto.

Il giovane piovese cominciò al tempo a guardare anche oltre i confini veneti, recandosi a Napoli per seguire le lezioni di Morelli, un maestro che lo influenzò molto nel suo successivo cammino artistico. La strada di Oreste Da Molin fu così ben presto segnata: a vent’anni iniziò la carriera di pittore, esponendo in alcune gallerie e vendendo i suoi quadri a mercanti e collezionisti. Da allora l’attività dell’artista piovese divenne incessante, mettendo in mostra le sue opere nelle più prestigiose sedi espositive europee.

I suoi quadri mettevano in evidenza la grande padronanza tecnica e nello stesso tempo la straordinaria abilità nel cogliere il “particolare” soprattutto quello legato alle situazioni, alle atmosfere, agli atteggiamenti dei personaggi. In questo senso Da Molin è considerato un artista “realista”, il cui riferimento sta proprio nel mondo, nel microcosmo in cui è nato e cresciuto. Morì nella città natale, nel 1921, all’età di sessantacinque anni.

Informazioni sulla mostra

ORESTE DA MOLIN. Padova, Museo Civico agli Eremitani (Piazza Eremitani), dal 26 marzo al 9 luglio 2006.

  • Mostra promossa dalla Banca di Credito Cooperativo di Piove di Sacco in collaborazione con il Comune di Padova, Assessorato ai Musei, Politiche Culturali e Spettacolo, Musei Civici. A cura di Davide Banzato, Franca Pellegrini, Nico Stringa, Paolo Tieto.
  • Catalogo edito da Artmedia.
  • Orario: da martedì a domenica 9.00 - 19.00. Chiuso tutti i lunedì non festivi, Natale, S. Stefano, 1 gennaio.
  • Ingresso: intero (per mostra e museo) euro 10; cumulativo (mostra, museo e Cappella degli Scrovegni) euro 12; ridotto euro 8, scuole euro 5.
  • Per informazioni: Musei Civici di Padova, tel. 049 8204551 - 049 8204508 Sergio Campagnolo Studio Esseci via San Mattia 16 35121 Padova Tel. 049.663499

Comunicato segnalato da Studio Esseci

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Ultimo aggiornamento: 18/08/2006 (13:16)

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