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Mostra personale di PICCHIO 2006

14 giugno- 13 luglio 2006

Sotto il Patrocinio dell'Ambasciata della Repubblica Federale di Germania in Italia sotto il Patrocinio dell'Ufficio Culturale dell'Ambasciata di Svizzera a Roma Mostra personale di PICCHIO (DIETER SPECHT) "Segmenti rivelati"

  • Catalogo a cura di Martin Kraft
  • Titolo: Segmenti rivelati
  • Sede: Galleria Tondinelli
  • Indirizzo: Via Quattro Fontane, 128/a - 00184 Roma Tel/fax: 06/4744300
  • Durata: 14 giugno- 13 luglio 2006

La Galleria Tondinelli presenta dal 14 giugno al 13 luglio 2006 la mostra personale di Picchio (Dieter Specht), artista tedesco operante ad Arcegno (Canton Ticino) che espone per la terza volta in Italia. La continua discussione sulla presunta fine della pittura rende particolarmente attuale l’opera di Picchio (Dieter Spechi): egli, infatti, ha cercato sin dagli inizi di travalicare i limiti di questo mezzo, per condurlo nella terza dimensione. Già lo stile da lui scelto, lo "stile a segmenti", punta in questa direzione, partendo dall’evidente considerazione che la realtà che ci circonda è composta in gran parte da verticali: esse dominano manifestazioni diverse fra loro come i profili di molte metropoli o di certi antichi villaggi di case abbarbicate, le statistiche con i loro istogrammi, gli elenchi dei valori di borsa o le colonne dei giornali, in modo davvero generalizzato. La pittura di Picchio (Dieter Specht) tende alla dimensione spaziale già con le sue marcate e pastose applicazioni di colori, e con l’inserimento del collage. L’arte di Picchio (Dieter Specht) è fortemente interattiva, e questa interattività inizia sin dall'applicazione dei colori non mescolati, che si associano soltanto nell'occhio dell’osservatore per ottenere gli effetti di colore voluti, nel segno del divisionismo. Un effetto del tutto personale, Picchio (Dieter Specht), lo ottiene infine con i suoi quadri tridimensionali "lacerati", sulla base di una tecnica che si lascia trasporre anche agli steli: gli ricopre la superficie del dipinto, con strisce di tela, che si possono dispiegare dall’atro verso il basso, ma anche in diagonale, e che vengono quindi rinforzate e dipinte con uno strato di resina epossidica. Le possibilità formali di questa tecnica sono vaste quanto le associazioni che essa è in grado di evocare. Ciò che sinora era coperto appare dischiuso, ciò che era velato viene disgelato, per regalare alla vista la bellezza nascosta (Martin Kraft). Il catalogo della mostra è a cura del critico Martin Kraft.Comunicato segnalato da: Galleria Tondinelli

Ultimo aggiornamento: 24/07/2006 (14:41)

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